Letizia Myolin Frailich, via A. Saffi, 24 - 20123 Milano. Tel.: 340.56.29.722

I sensi in MTC

 

Traduzione libera dagli appunti di Michel Deydier-Bastide allievo del professor Lo Chi Kwong, grazie ai cui insegnamenti ha ottenuto un dottorato all’Università di Medicina di Hong Kong.

Per diversi anni ha operato il trattamento del dolore mediante l’agopuntura. Attualmente dirige il Collegio di Medicina Orientale di Montpellier, dove esercita anche la Medicina Tradizionale Cinese. Dirige l’Accademia di Psicologia Cinese di Hong -Kong e in Francia.

 

 

L’odorato
L’odorato è correlato ai Polmoni e l’apertura è il naso. Le narici sono considerate come l’estremità del sistema energetico polmonare in senso lato. Quando annusiamo un fiore, il profumo si spande nel naso e nei polmoni. Le particelle profumate sono captate dai recettori situati nelle vie nasali e poi trasmesse verso le cellule nervose olfattive che portano i messaggi, attraverso il cervello, fino al sistema di meridiani più profondo che è collegato ai Polmoni. Il tessuto polmonare permette addirittura un contatto diretto tra il sangue e le fragranze. Il Qi del Polmone subisce delle modificazioni legate alla qualità degli odori. Un aroma piacevole sarà vantaggioso quanto un odore disgustoso potrà perturbare il Qi della persona, così pure gli odori emessi dal corpo possono esprimere la salute o meno dei vari Organi.
Le Essenze gustative e olfattive costituiscono l’apporto sensoriale principale dell’Energia Acquisita, le più dense nel senso di qualità energetica e le più importanti nel senso di quantità, ciò significa che appartengono di più alla sfera del Qi Corporeo, mentre la vista e l’udito sono più stimolanti per il Qi mentale.
L’odorato è dunque un’essenza piuttosto “carnale” pur essendo un piacere delicato.

 

L’udito
L’udito è collegato ai Reni ed al Cuore, ci permette di sentire le risonanze vibratorie legate ai movimenti della materia nell’Universo. Esso è utile per i riferimenti spaziali, di comunicazione e di armonizzazione. Ha sede nei tre livelli dell’orecchio: esterno, medio ed interno. È un senso che possiede un alto grado di raffinatezza, il suo ruolo è di captare le vibrazioni sonore trasformandole e conducendole al cervello con il sostegno energetico di Reni e Cuore. È un’essenza armonica data dalla fusione del QI di questi due Organi. Il Jing dei Reni supporta il sistema uditivo, mentre il Cuore permette di interpretare i suoni.
Molti studi hanno dimostrato che i suoni hanno la capacità di modificare la struttura della materia vivente, sia verso il miglioramento che verso la deteriorazione. L’udito mette in moto ed amplifica le emozioni; ad esempio il timore stimola l’udito aumentando il riflesso di ascolto, questa manifestazione è legata all’istinto di sopravvivenza presieduto dai Reni.
Una paura intensa o un’ansia cronica affaticano l’udito, d’altro canto un piacere uditivo assicura degli apporti ben equilibrati che durano nel tempo, sempre che siano adeguati per intensità, lasciando traccia nello spirito. Una musica, un’armonia sonora regola e migliora il rapporto tra Reni e Cuore sciogliendo le difficoltà e rendendo creativi.

 

La vista
La vista è legata al Fegato e lo sguardo al Cuore. È un senso molto vasto nelle sue manifestazioni tanto da condizionare il Qi più sottile. Essa riunisce in un istante la realtà apparente del mondo, le sue forme, i colori, le luci e la sua intensità. Ogni mattina dall’alba a tramonto noi “consumiamo” immagini, belle e non belle, esaltanti o “inquinanti” lo spirito.
L’impatto della penetrazione delle immagini sul cervello è sistematico ed immediato; fa di noi degli attori coinvolti ed al contempo ci procura degli elementi di trasformazione interiore. Di fronte alla massa di immagini aggressive o volgari tuttavia non ci deve far dimenticare l’esistenza del bello. La vista, infatti, è, specialmente oggi, l’origine di numerose espressioni artistiche ed è il vettore di molte rappresentazioni legate all’immaginario. Gioca, inoltre, un forte ruolo sociale, infatti, l’uomo comunica non solo con la parola ma anche con lo sguardo. Il Qi e il sangue di Fegato alimentano la vista e sono ugualmente implicati nelle affezioni del sistema visivo.
L'occhio permette di vedere, lo sguardo esprime. La percezione visiva e lo sguardo sono due cose differenti anche se collocate ambedue nell'occhio: se la vista concerne il Fegato, lo sguardo è legato al Cuore. Questo senso mobilizza una forma di energia piuttosto sottile e molto Yang che è velocemente assorbita dal cervello; perciò dobbiamo chiudere gli occhi per riposarci o dormire. L'impatto di immagini stimolanti può essere utilizzato sia nella terapia che per lo sviluppo del potenziale creativo.

 

Il tatto

Il tatto e correlato a Milza e Cuore.
È distribuito i tutto il corpo, ma in particolare nelle mani. Attraverso il contatto interpersonale si può parlare di comunicazione. In questo periodo mondo occidentale non è tenuto in considerazione come nell'antichità. Da sempre attraverso l'udito poi l'odorato e quindi con il tatto l'uomo esplora il mondo circostante. Toccare le cose e gli altri, lasciarsi toccare vuol dire scoprire l'universo e permettere che anche gli altri ci scoprano.
Il contatto avvicina, calma, rassicura, porta alla nostra conoscenza le infinite forme, la densità, la struttura, la temperatura e tutte le altre caratteristiche della materia. Ci dà anche la possibilità di ascoltare le sensazioni che provoca ciò che tocchiamo aumentando così il nostro sviluppo corporeo.
Il tatto è una essenza che stabilizza sia nel toccare che nell'essere toccati. I recettori sensoriali sono sparsi per tutto il corpo e ci permettono di provare varie sensazioni, tuttavia il più profondo senso del tatto appartiene alla mano che agisce sia con la prensione che con l'espressione come una vera amplificazione della parola. La Milza gestisce il toccare; il contatto con il mondo circostante è stabilizzatore come la relazione con la Terra.
Il Cuore è collegato alla parte comunicativa del tocco rendendolo un atto di apertura, di scambio e a volte un dono. Si può quindi toccare solo in senso “carnale” o farlo aprendo il Cuore, con l'intenzione di avvicinare lo Spirito e la Consapevolezza, trasformando questo gesto in un atto bello ed intenso.

 

Il gusto
È collegato alla Milza e al Cuore. Essenza nutritiva nel vero senso del termine, questi contribuisce attivamente alla digestione attivando le funzioni digestive attraverso l'alternarsi dei sapori. La dietetica, sul modello della farmacopea cinese, utilizza i sapori per facilitare l'assimilazione e sfrutta la natura energetica di ogni nutrimento per equilibrare l'alimentazione.
La lingua è dotata di 3000 papille gustative e gioca un ruolo importante nella percezione dei sapori. Essa è legata alla Milza per la percezione, ma lo è anche al Cuore attraverso la capacità di articolare le parole: espressione ed apertura all'esterno del linguaggio del corpo e dello spirito.
Gustare è un atto legato al nutrimento, già dal momento in cui si inghiotte l’essenza più Yang degli alimenti viene estratta dalla bocca; la digestione inizia. Il cibo a contatto con la saliva subisce una prima trasformazione divenendo una delle energie acquisite, la Yang Gu Qi, incaricata di stimolare la Milza per le successive modificazioni e gli altri Organi a seconda dei corrispondenti sapori. Il salato stimolerà il Rene, il dolce la Milza, il piccante il Polmone, l’acido il Fegato e l’amaro il Cuore. È particolarmente legato al respiro ed all’olfatto, pensate, infatti, a quanto sono insipide le vivande quando soffriamo di raffreddore. Per estensione del termine è legato al “gusto della vita” poiché interagisce fortemente con gli altri sensi.

 

Nella tradizione cinese si aggiungono due altri sensi: la Parola e l’Intuizione.

 

La parola
è collegata al Cuore attraverso la lingua. La parola è utile per la comunicazione del Cuore che utilizza anche gli altri sensi come canali di trasmissione e conoscenza. Attraverso la parola lo Spirito può esprimersi, uscire attraverso il linguaggio e scambiarsi con le altre opinioni. Tuttavia la si può utilizzare sia per buoni propositi che per pensieri meschini, per piani astuti o per sentimenti d’amore profondo. Il linguaggio è l’espressione del Cuore e il suo irradiarsi si esprime anche tramite lo sguardo; così se le parole celano qualcosa di maligno, menzognero e malsano, lo Shen negli occhi rivela la verità. La parola può essere nettare o veleno, può innalzare o colpire, ciò che esce dalla bocca ha conseguenze importanti e a volte può rivelarsi un boomerang se non v’è consapevolezza. Le nostre parole non solo incidono sulla nostra esistenza ma possono essere ancora più influenti sulla vita altrui, che lo si voglia o meno, poiché esse creano, insieme ai nostri atti ed ai nostri pensieri, l’immagine che noi abbiamo di noi stessi.

L’intuizione o il settimo senso
È una capacità molto particolare, a volte decisamente straordinaria, l’intuizione è al contempo uno strumento mentale di comprensione ed un sistema di percezione ad attivazione per così dire automatica proprio della specie umana (negli animali vi è una intuizione più istintiva).
Si compone contemporaneamente sia d’istinto sia di capacità intellettive e di “settimo senso”.
È simile al pensiero meditativo, ma con caratteristiche intuitive. Non è guidato da un pensiero logico, sfugge a tutte le forme di esercitazione intellettuale e alla volontà (Zhi), né si può facilitare o provocare utilizzando attitudini interiori propizie. Pur non avendo una diretta compartecipazione del mentale è, tuttavia, controllato dalla coscienza.
La differenza tra l’intuizione meditativa e il pensiero meditativo è che questo ultimo può servirsi della volontà come movente. Tale facoltà sostiene a sua volta un’ altra funzione di cui ancor meno sappiamo: la percezione extrasensoriale, ossia l’attitudine a considerare dei fenomeni riuscendo a instaurare una forma di comunicazione.
L’intuizione si manifesta appieno in occasione di un esercizio mentale o nel confrontarsi con un problema. Attraverso uno stato di quiete e pace interiore che permette di andare all’essenza delle cose ecco che si sviluppa una nuova visione capace di risolvere o arricchire la conoscenza.

 

Chi sono

Trenta anni in cui ho potuto amalgamare la passione con la professione passando attraverso esperienze apparentemente molto diverse ma legate tra loro da un filo irresistibile: la capacità insita in ciascuno di noi di rinnovarsi e trasformarsi.

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