Letizia Myolin Frailich, via A. Saffi, 24 - 20123 Milano. Tel.: 340.56.29.722

Qi Gong: un'arte

Il Qi Gong: ben più di una pratica fisica.

 

Per molti è un’arte. Questa disciplina energetica utilizza il movimento, la respirazione e la concentrazione: il tutto perfettamente armonizzato nei gesti e nelle posture. Le origini del Qi Gong si perdono nella notte dei tempi….cinesi, si può comparare allo Yoga  per gli Indiani. Molte sono le somiglianze negli scopi: il rafforzamento, la salute e lo sviluppo dei potenziali non utilizzati. Il termine Qi Gong significa “Padronanza, insegnamento, lavoro dell’energia” prima del 1957 era chiama to Dao Yin ossia “l’arte di dirigere l’energia all’interno del corpo”.

Spesso in Cina, alla mattina presto, nei parchi di ogni città grande o piccola si vedono gruppi o singole persone eseguire movimenti molto lenti, ampli e a volte curiosi ma eleganti. Costoro praticano il Qi Gong, per loro è un gesto “igienico” quotidiano semplice ed utile quanto una doccia. È una cura, una “pulizia” che va oltre alla dimensione corporea. Il Qi Gong assomiglia a una danza, composta da movimenti di apertura e chiusura, di salita e discesa, di spirali ed arabeschi lenti e leggeri fluidi e lenti come lo sono i movimenti in natura. Ogni gesto è al contempo ben radicato a Terra ma esprime il suo legame con il Cielo. Ci si muove mantenendo un asse verticale perfetto ma flessibile, senza rigidità. Anche un estraneo può comprendere vi è un legame forte tra colui che pratica ed il flusso energetico.

La danza e l’energia

Durante l’esecuzione dei movimenti la persona ascolta e si sincronizza al suo respiro. Lo spostamento degli arti “racconta”, amplifica ciò che accade all’interno del corpo.  Insieme al soffio si accompagna un’immagine, delle sensazioni proposte dai nomi o dalle situazioni che racconta ogni sequenza…..ecco che l’ascolto diviene più profondo e sottile nell’intendere le piccole differenze. Ognuno può, col tempo, raggiungere un buon livello di pratica individuale, adattabile sempre più alle condizioni di vita che gli mutano intorno. Il Qi Gong diventa una danza, la concentrazione è capace di cogliere le variazioni di percezione.

Il Qi Gong pur manifestandosi esternamente con dei movimenti non ha nulla a che fare con l’esercizio sportivo. Non c’è competizione, nemmeno con se stessi. Non c’è sollecitazione delle funzioni fisiologiche fino al limite. Il vero scopo del Qi Gong è di “assaporare” l’energia stessa mentre si manifesta all’interno del corpo. Ecco perché è terapeutico! Ci può dare la possibilità di riconoscere e correggere i nostri eccessi e disequilibri con l’aiuto di movimenti e simboli…..Fantastico!!!

Un collegamento con le stelle

Un presupposto del Qi Gong è che l’Uomo eretto sia il collegamento vivente e perdurante tra Terra e Cielo. Quando si pratica si incomincia a imparare che il corpo è permeabile. Vi è una sensazione di osmosi e di scambio con l’esterno che man mano si intensifica. Si sente, si capisce che si possono captare le energie della terra, degli alberi, dei fiumi tanto quanto quelle degli astri e del Cosmo. L’inspirazione è un mezzo per assorbire le forze della Natura, per nutrire il Corpo e l’espirazione ci permette di rilasciare nell’Aria ciò che non ci è più utile. Possiamo purificarci, alleggerirci e reimmettere energia sempre. Il corpo ha sempre una possibilità di sentirsi vibrante, leggero e versatile come dopo un bagno di sole o una fresca doccia. Ecco che allora anche lo Spirito si sente accudito e si quieta: ciò permette di avvertire ancora meglio l’energia interna. Così si crea un circuito virtuoso che permette una regolazione energetica tale da calmare anche le inquietudini più profonde; si arriva poco a poco a ottenere  ciò che viene descritto nei testi antichi come“ un pensiero sostituisce i mille pensieri” ossia una autoeducazione che trae spunto da una attenta osservazione di se stessi. La pratica quotidiana del Qi Gong permette, vista la capacità di crescita ed autoregolazione delle emozioni, di sviluppare l’intuizione e la percezione profonda.

 
 

Qigong, l'arte del “Soffio”

Il Qi Gong, è stato in epoche antiche parte essenziale della ricerca della longevità sia come tecnica di esercizio respiratorio per prevenire e curare le malattie rinforzando il fisico, sia come una procedura importante della medicina riabilitativa. Il Qi, Energia o Soffio vitale, non indica solo l'aria respirata ma anche il Qi Originale, cioè l'energia originale presente nell'organismo umano. L'esperienza ha dimostrato che il buon fluire del Qi Originale è il fattore energetico fondamentale per vincere le malattie e per godere di buona salute, per cui la Medicina tradizionale cinese (MTC) dà molta importanza a coltivarlo e a rinforzarlo.

Il Qi Gong ha una storia lunga più di 23 secoli. "Il Canone di medicina interna dell'Imperatore Giallo", il più antico testo di medicina nel mondo, ancora utilizzato e studiato in Cina, scritto durante il periodo detto “ dei Regni combattenti” circa nel 4° sec. a.C., dice a proposito degli esercizi: "Quando qualcuno percepisce il  benessere, è libero dai desideri e dalle ambizioni, allora sviluppa un Qi Corretto, la sua mente si concentra e ogni malattia viene eliminata"….."Si deve respirare il Qi  concentrando la mente e rilassando i muscoli all'unisono". Tralasciando di citare i numerosissimi testi che hanno parlato di Qi Gong, ricordiamo che dopo la fondazione della Repubblica popolare cinese esso fu studiato sistematicamente tramite l'osservazione clinica e la sperimentazione scientifica; si dimostrò la sua efficacia nella cura dell'ipertensione arteriosa, nei disturbi delle coronarie, dei disturbi dell’apparato digerente, degli esaurimenti nervosi e delle nevrastenie e come efficace utilizzo per la  prevenzione cancro e di molte malattie croniche. Terapie comprensive di Qi Gong sono state sviluppate da molte istituzioni mediche cinesi con risultati vari.
Attualmente si stanno compiendo nuovi progressi nella ricerca sul Qi Gong: per esempio in tutto il mondo molte università hanno esperimentato dagli anni  '70 su diversi individui le reazioni fisiologiche degli esercizi  classici di questa disciplina: in più di mille esperimenti, sono riusciti a provare che, durante l'attuazione degli esercizi, si manifestano una serie di fenomeni fisici che non sono presenti nelle condizioni normali. Alcuni di questi effetti si possono registrare con strumenti di precisione. Questo dimostra definitivamente che il Qi ha una base materiale e oggettiva. Lo studio della sua natura porterà indubbiamente a promuovere anche la ricerca delle scienze biologiche, fisiche, chimiche e matematiche. Aprirà contemporaneamente anche nuove vie di sviluppo all'ingegneria medica, alla biogenetica, all'integrazione della medicina cinese con quella occidentale, alto sviluppo delle teorie della medicina tradizionale, ecc..

Effetti
I risultati principali del Qi Gong sono di regolare le funzioni del corpo e acquisire un maggior controllo e rilassamento dei muscoli. Ciò porta man mano ad una maggiore stabilità spirituale  pacificando la mente. E' su questa base che si devono intraprendere i movimenti. Ponendosi in ascolto profondo si rafforza un’autodisciplina delle attività coscienti che a sua volta fa nascere naturalmente uno stato di quiete delle emozioni.

Il Qi Gong comprende tre aspetti: il controllo del corpo (attraverso le posture), il controllo della mente (tramite la calma e l’attenzione) e il controllo del respiro ( con varie respirazioni specifiche). La sua influenza sul fisico è globale: tutte le ricerche su questa pratica hanno dimostrato chiaramente gli effetti positivi su ogni organo e sistema del corpo umano.

Effetti sul sistema nervoso
Durante gli esercizi di Qi Gong, il sistema nervoso, a causa della quiete mentale, è in uno stato di controllo interno che attua una funzione protettrice positiva sull'intero organismo. La serenità mentale elimina la tensione nella corteccia cerebrale, ne rinforza la funzione equilibratrice e migliora le attività di tutti gli organi.
I risultati delle ricerche scientifiche hanno dimostrato che la pratica del Qi Gong porta le attività elettriche delle cellule nervose a un migliore equilibrio e che risulta in minor consumo di energia dando così maggior efficienza del cervello.

Si viene a creare quello che viene chiamato “stato di Qi Gong” in cui le onde cerebrali si modificano favorendo completo rilassamento e al contempo una concentrazione profonda della mente. Tale condizione favorisce il riposo positivo della corteccia cerebrale e attua funzioni protettive dallo stress.

Effetti sul sistema cardiovascolare
Il Qi Gong favorisce la circolazione sanguigna dilatando i capillari: con l'inspirazione profonda aumenta la portata sistolica del sangue mentre con l'espirazione profonda si migliora quella diastolica. Gli esercizi respiratori possono alleggerire il lavoro del cuore, per cui si è riscontrato che i malati di ipertensione e di arteriosclerosi non soffrono più di ipertrofia cardiaca.
Dall'elettrocardiogramma si può vedere che il battito cardiaco nel praticante di Qi Gong rallenta dopo gli esercizi e, se aritmico, si regolarizza. Con l'alleggerimento del carico cardiaco, il consumo di ossigeno diminuisce e le funzioni cardiache migliorano.

Effetti sull'apparato digestivo
Nella pratica, durante la respirazione addominale, gli organi sono come "massaggiati" e si manifestano chiaramente effetti positivi. I movimenti del diaframma si espandono di 3-4 volte più del normale durante gli esercizi. Il cambiamento ciclico della pressione nella cavità addominale stimola lo stomaco, gli intestini, il fegato, la cistifellea e il pancreas, favorendo la peristalsi gastrointestinale insieme alla secrezione del succhi digestivi. Con la diminuzione, inoltre, del sangue accumulatosi nell'addome, si migliorano le funzioni digestive - assimilative.

Effetti sull'apparato respiratorio
Durante la respirazione addominale, l'ampiezza del movimento del diaframma è 3-4 volte maggiore del normale mentre la frequenza della respirazione e il volume al minuto dell'aerazione diminuiscono. Inoltre il consumo dell'ossigeno diminuisce del 30% mentre il tasso metabolico del 20% circa rispetto al periodo prima della pratica di questa disciplina. Questo fenomeno è detto “stato metabolico e fisiologico basso”, tale situazione aiuta a diminuire il consumo energetico e, nell'organismo di un malato, favorisce accumulo nuova energia e forza per vincere la malattia e riacquistare la salute.

Ai giorni nostri questa fantastica pratica è comunemente utilizzata come terapia corrente in tutti gli ospedali tradizionali cinesi.

 

 

 

Chi sono

Trenta anni in cui ho potuto amalgamare la passione con la professione passando attraverso esperienze apparentemente molto diverse ma legate tra loro da un filo irresistibile: la capacità insita in ciascuno di noi di rinnovarsi e trasformarsi.

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