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Storie del Grande YU (seconda parte)

I grandi Alleati

Storie del Grande YU (seconda parte)

Yu il Grande ha potenti alleati. Dal Fiume Lo viene la Grande Tartaruga, e porta sul carapace il Lo Shu, Lo Scritto del Fiume. Immagine dell’ordine celeste. Dal Fiume Giallo viene il Cavallo Drago e sul manto reca l’Ho Thu. Il Disegno del Fiume. Immagine dell’ordine terrestre. Figure e disposizioni di numeri evidenziano rapporti e leggi naturali. I Quadrati Magici, ove numeri e astri, divinazione matematica geometria logica coincidono. Segni precisi dei codici cosmici. Le Nove Sale. E’ a questi parametri che Yu impronta il lavoro. Con questi metri misura le Nove Montagne, i Nove Fiumi, le Nove Paludi e li rende così luoghi sicuri. Fonde il metallo dono dei Nove Pastori, e forgia i Nove Calderoni, ove incide forme ed immagini di tutti gli esseri sotto il cielo. Gli emblemi del mondo. Seppellisce i Nove Calderoni nelle Nove Regioni della Terra, e assicura così ordine e pace all’impero.

 

 

In verità è Yu stesso, l’uomo, la voce, la statura, il passo, è lui il metro degli equilibri fra Cielo e Terra. E gli Dei che lo riconoscono gli forniscono i diagrammi divini. Ma è Yu è l’unità di misura.
Così la strada, il cammino che Yu segue durante l’impresa, correndo qua e là per tutta la terra a prestare soccorso, diviene modello dell’ordine di cui è espressione. Le impronte di Yu sono segni rituali. Non cammino ma danza ed archetipo. La danza di Yu, che ancora oggi vive. Ove il percorso e l’impronta calca l’ideogramma Wang, il Pontefice, il Re, il mandato divino. E’ questo il rituale terrestre. E’ la verticale che riunisce i tre segni orizzontali, il Cielo, I’Uomo, la Terra. E’ il Cielo fatto Uomo in Terra. E nei tratti puoi riconoscere le nove regioni.

Cielo fatto Uomo in Terra. E nei tratti puoi riconoscere le nove regioni.
In altra grafia, la danza di Yu dà figura al mondo, è spirale di vita, e al centro dà forma al Grande Maggiore, l’Orsa Maggiore, che è porta celeste fra l’Uomo e il Cielo. E’ questo il cammino celeste della danza di Yu. I due fondamentali percorsi di questa danza rituale, reciproci e complementari, evidenziano il quadrato ed il retto da un lato, dall’altro la spirale e il cerchio. Sono la Terra ed il Cielo dell’uomo, ed è Yu, lo zoppo, il diverso, che con il suo passo strascicato li attua. E’ l’ordine dell’asimmetrico, la nota legge del Li. E in entrambi i momenti, le impronte spaiate dei cammini di Yu segnano e insegnano in Terra e in Cielo i Numeri e nel numero chiamano equilibri di unità e di totalità.
Yu è tutto preso nel compito. Mani e piedi coperti di calli e ferite si trascina al lavoro. Yu è zoppo.
A Nord ha consolidato la Montagna delle Pietre Accatastate che produce il ferro delle spade luminose che fendono la giada. E’ il monte Kunwu che il serpente maligno aveva spaccato. E senza posa si aggira ad ispezionare l’universo, lui che è l’incontro dell’universo esteriore e dell’universo interiore. Proprio lui che è zoppo. E’ la danza siderale. La danza dell’unità e della diversità. Le impronte segnano nel cielo la ruota cosmica, e al centro è la porta sul precedente e sull’indifferenziato. E’ l’uscita dal tempo e dallo spazio, l’entrata nella matrice.

Il metro di accesso è la diversità del camminare di Yu lo zoppo. Il suo passo claudicante è la chiave dell’ordine non ripetitivo, la regola cosmica. La danza diviene così cosmica. Bei-dou, l’Orsa Maggiore è il palco e la porta della rappresentazione.

Fine seconda parte

 

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