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Storie del Grande YU (quarta parte)

Storie del Grande YU (quarta parte)

Ora è il matrimonio di Yu. Ma il diluvio ed il compito chiamano. Yu abbandona la giovane sposa e la casa. Per tredici anni non vede né lei né il bambino. Trascura la famiglia e se stesso. Infangato e stravolto, tre volte davanti alla soglia di casa di passaggio, non entra. Deve andare. Non ha tempo per sé. La pioggia lo lava, il vento lo pettina. Ogni istante è prezioso per arginare il diluvio.
Si è spinto fino alla Terra del Nord, fino all’Oceano del Nord.
Ha raggiunto la Montagna Anfora a forma di Vaso, da cui sgorga la Sorgente Divina. Ha conosciuto l′Acqua Miracolosa.
Si è recato nel Paese delle Genti Nude, e per entrarvi si è levato le proprie vesti e le ha riindossate solo al ritorno.

Yu è molto abbruttito. Ha forma e movenze di orso. Yu è orso. Orso è deità di stabilità e di potenza. E di rapporto con il caotico, il trascendente, il demoniaco. Yu è deità ambivalente. E’ uomo, salvatore, portatore di ordine. E’ entità sovrumana, in rapporto con spiriti e dei. In rapporto con caos e disordine. Da lì trae potere, vigore. Per il compito immane. Yu dunque ora è orso. La moglie lo vede. E’ orso, lei fugge, lui la sta per raggiungere e vergogna e paura la trasformano in pietra. Roccia dura. Yu sopraggiunge. Era gravida. La roccia si spezza.
Nasce Chsu. Il figlio di Yu. E’ la dinastia che continua, è il passato che ritorna. La tradizione ci informa che anche l’imperatore Chou, il figlio di Yu, vide il terremoto e l’inondazione. I Tre Fiumi della provincia del Nord ruppero gli argini e strariparono e Chou, come suo padre, dovette porre rimedio.
Il tempo corre come la nuvola in cielo. Dinastie come giornate.
I potenti al mattino sono dimenticati la sera. Il nuovo riflette l′antico. La storia giunge là dove era iniziata. Secoli dopo Yu il Grande, inaspettati due draghi fanno visita ad un re Hsia. Sono buone anime di antenati. Donano al re la loro bava schiumosa. Avvolta in una stoffa, riposta in uno scrigno prezioso, la bava del drago è nascosta. Alla dinastia Hsia succede la dinastia Shang. Poi vengono i Chou. Il decimo sovrano dei Chou ordina di aprire lo scrigno. Il suo nome è Li e suona come quell’altro Li, l’Ordine Asimmetrico della Natura, la Regola Cosmica. Ed egli ordina, secondo il proprio nome, ciò che è nelle cose.
Aprono dunque lo scrigno. Stupore. La schiuma inonda il palazzo. Spavento. Le regine inviate
nude di fronte alla bava dilagante suscitano incantesimi.

Wu: le sciamane dell'antica Cina – Le matriarcali

La schiuma si trasforma in lucertola nera e corre agli appartamenti muliebri. Una vergine la nasconde. Sette anni dopo, fatta donna, ingravida e partorisce una bimba che va sposa al Re di quel tempo di nome Yu. E nel nome di questo, secoli e secoli, generazioni e generazioni più tardi, ritorna quell’altro Yu, il Grande, lo Zoppo, l’Antico. Lo stesso. Come nel fondo del pozzo riflesso.
Il cerchio si è chiuso a nodo su tempi, storie, esperienze, emozioni elemento di coscienza. E noi leggendo sciogliamo quel nodo e l’evento ci riconosce. La danza ci invade.

Tratto da kurokumoryu.wordpress.com

 


 

 



 

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